#iorestoacasa… e combatto ansia e stress:
“Autismo”

Oggi 2 Aprile si celebra la “Giornata Mondiale per la consapevolezza dell’autismo”, istituita nel 2007 dall’ONU con l’obiettivo di sensibilizzare la comunità internazionale sulle caratteristiche e manifestazioni di tale patologia.

L’autismo è il più conosciuto disturbo del neurosviluppo, caratterizzato dalla compromissione dell’interazione sociale, da deficit della comunicazione verbale (problemi di linguaggio) e non verbale (linguaggio del corpo inadeguato, espressioni facciali limitate e inappropriate, difficoltà a regolare la distanza fisica) e dalla presenza di interessi limitati, azioni ripetitive o rituali.
La natura della sindrome autistica rende questa patologia molto stressante per le famiglie. I genitori, dopo una lunga attesa per la diagnosi, si trovano di fronte ad una realtà completamente nuova: accettare una situazione del genere non è semplice poiché le aspettative di mamma e papà sullo sviluppo dei propri figli sono sempre grandi ed ora, invece, devono affrontare l’angoscia e le ansie per quello che sarà la loro vita e quella dei loro figli. Anche la quotidianità viene stravolta: i bambini con questo disturbo necessitano di un supporto costante in tutte le attività che svolgono e i genitori, oltre a diventare i primi terapeuti, si devono relazionare con una moltitudine di figure necessarie quali neuropsichiatri, psicologi, terapisti, insegnati di sostegno.
Non è facile affrontare tutto ciò e adesso, con la chiusura delle scuole e dei centri diurni, essere genitore di un bambino autistico richiede un maggiore sforzo e tanta pazienza. Gli psicologi possono dare qualche consiglio a distanza ma adesso, ancor di più, la famiglia rimane il perno della vita di questi bambini.

Vorrei ora proporvi alcuni suggerimenti per affrontare questo periodo di isolamento forzato.

Organizzate una quotidianità chiara e costante

Il primo suggerimento che posso darvi è quello di organizzare una quotidianità chiara e costante per i vostri figli. Costruite una vera e propria routine domestica con orari precisi (sveglia, momento del gioco, svolgimento dei compiti, andare a letto); questo farà tranquillizzare i vostri bambini che in questo periodo hanno perso le loro abitudini. Una volta decisi gli impegni della giornata impostate una vera e propria agenda visiva, cercando di utilizzare immagini dai colori vivaci (esempio in foto).

Create una storia sociale

Utilizzare una storia sociale per spiegare cosa sta accadendo in questo periodo farà sentire i vostri figli più sicuri. Su internet troverete molto materiale a riguardo.

Incentivate il gioco

Incentivate il gioco sia nelle attività domestiche, ad esempio sistemare i giochi o apparecchiare la tavola, sia nelle attività adatte per la loro autonomia. E’ importante alternare attività più strutturate con attività motorie, in modo da non stancarli. Se piacciono, potete giocare a memory, con i lego, fare un puzzle: con questi giochi stimolerete le capacità di attenzione e di memoria.

Svolgimento dei compiti

Per quanto riguarda lo svolgimento dei compiti, cercate di scegliere un momento in cui li sapete più concentrati. Rinforzateli sempre quando raggiungono l’obiettivo, magari con un attività che piace molto e che potete fare insieme.

Restate in contatto con i terapisti

L’interruzione della terapia, se protratta per un lungo periodo, può portare a delle regressioni. Cercate quindi di tenervi in contatto con i professionisti che seguono vostro figlio, questo vi potrà aiutare molto nella gestione delle problematiche che possono presentarsi.

Spero con questi suggerimenti di esservi stata utile. Forza famiglie con bambini autistici, siete un grande esempio per tutti!