Stress: 8 modi per iniziare a gestirlo

Nel primo articolo Stress: indicatori ed effetti vi ho parlato brevemente di che cos’è lo stress e quali sono i suoi effetti. In questo secondo articolo approfondirò l’argomento e cercherò di darvi qualche consiglio pratico per gestire lo stress al meglio.

Come vi anticipavo nel primo articolo, un evento stressante può causare diverse reazioni e la sua durata permette di classificare lo stress in due categorie: lo stress acuto e cronico.
Esistono dei meccanismi biologici di adattamento dell’organismo a fronte di un evento stressante. Tali meccanismi lasciano pensare ad una vera e propria sindrome generalizzata di risposte allo stress, meglio denominata “sindrome generale di adattamento”.
Questa definizione scientifica vede lo stress come una risposta generale a qualsiasi richiesta proveniente dall’ambiente (H. Seyle 1955).
Gli effetti dello stress non necessariamente sono sempre negativi o dannosi ma possono essere semplicemente intensi, favorendo un adattamento dell’organismo all’ambiente e alle sue richieste (eustress).
Si parla invece di effetti negativi quando le richieste dell’ambiente sono eccessive e la persona con le sue capacità non riesce a reagire (distress).
Ogni individuo, sosteneva Seyle, possiede un vero e proprio “serbatoio di energie” per fronteggiare lo stress; tale “serbatoio” si esaurisce quando l’evento stressante è particolarmente intenso e la persona non riesce a resistervi con le proprie capacità.
Il risultato di questa situazione di “distress” causa patologie sia psichiche che organiche.

Esistono, secondo la teoria della “sindrome generale di adattamento”, tre fasi fisiologiche che il nostro organismo subisce quando si trova di fronte ad un evento stressante:

Prima fase: (Allarme)
In questa fase il corpo si impegna totalmente a recuperare tutte le forze per reagire all’evento stressante. Le principali reazioni dell’organismo sono in questi casi l’aumento dell’adrenalina e del battito cardiaco.

Seconda fase: (Adattamento)
Questo secondo momento è molto importante, poiché l’organismo si adatta alla circostanza e cerca di resistere per affrontare l’evento stressante.
Durante questa fase il nostro organismo produce in sovrabbondanza cortisolo che causa un indebolimento delle difese immunitarie.

Terza fase: (Esaurimento)
Questa terza ed ultima fase permette al corpo il riposo necessario per rimettersi completamente; in genere ha inizio quando l’organismo realizza che l’evento stressante (pericolo) è finito e le energie vengono meno.

Come gestire lo stress?

Ci sono delle abitudini che possono aiutare a ridurre lo stress e a prevenire l’insorgere di problematiche psicologiche:

  • Praticare attività fisica

Svolgere attività fisica in modo regolare e moderato, magari in compagnia di altre persone, può esserci d’aiuto per ridurre lo stress;

  • Avere una corretta alimentazione

Una corretta alimentazione ci aiuta a mantenere uno stato di benessere psicofisico e ci rende quindi più forti quando dobbiamo fronteggiare situazioni stressanti;

  • Gestione del tempo

Cercate di gestire il vostro tempo adeguatamente e riservate sempre dei momenti per staccare mentalmente e fisicamente, con attività che rilassano. Prendetevela con calma e organizzate le vostre giornate in modo da non strafare;

  • Importanza delle relazioni

Mantenere relazioni sociali attive può aiutarvi ad affrontare momenti delicati e stressanti;

  • Gratificazioni

Imparare a gratificarsi dopo un successo, migliora sia la nostra autostima che a gestire lo stress;

  • Rifiutare richieste eccessive

Rifiutate le richieste che sono eccessive per voi se vi sentite affaticati;

  • Gestione dei problemi

Cercare di affrontare un problema per volta vi aiuterà a risolvere meglio le situazioni;

  • Rilassamento

Lo stress modifica il nostro modo di respirare e rende i nostri muscoli tesi. Grazie alle tecniche di rilassamento come il “training autogeno” potete imparare a riconoscere questo stato di tensione e a ridurlo nel  giro di pochi minuti.

Nel prossimo articolo vi parlerò proprio di questo strumento pratico, il “Training Autogeno”, che utilizzo molto spesso con i miei pazienti.

Ora tocca a voi: qual è il genere di cose che vi provoca forte stress? Quali sono le strategie che adottate per gestirlo?
Se ne avete voglia rispondete a queste domande e magari appuntate tutto su un quaderno; questo esercizio vi aiuterà a essere più consapevoli di voi stessi e delle vostre capacità di adattamento.

A presto!

2022-09-15T10:20:50+00:00

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